sabato 7 dicembre 2013

Piccole pillole primarie semiserie

Dopo avervi sfrantecato le cosiddette con tutte le mie considerazioni sulle staminali, torno a sfrantecarvele con le mie considerazioni personali sul tema più scottante se non del mese almeno della settimana: le Primarie del Pd.
Oh, per parlare di questa cosa mi sono pure dimenticata di guardare l'ultima puntata di Grey's Anatomy, ed è quella sul Thanksgiving, oh!
Che dire? A me è sempre piaciuto andare a votare, e per quanto sia sconfidente verso la classe politica e i suoi rappresentanti (che poi, rappresentati di chi? da quando c'è il porcellum e le liste bloccate praticamente quelli rappresentano se stessi) la politica, come materia in sé, m'interessa  da quando ho l'età per votare. Si capisce: sono polemica, metto bocca su tutto, quale ambito più adatto della politica? 
Oddio, i politici italiani paion tutti dei caproni, ma si inizia così e poi si capisce che invece la politica è una cosa bella, e che si dovrebbe fare qualcosa perché anche i nostri rappresentati (ovunque e chiunque essi siano) inizino a pensarla così. Si parte dall'odio e si arriva ai principi e alla passione. Sarà la crisi.
 Insomma, parlatene bene, parlatene male, purché se ne parli! La politica, in fondo, siamo noi. Ci ho messo 22 anni a capirlo, ma adesso non lo dimentico.
E così, forte della mia convinzione che qualcosa si può fare e si deve fare, anche quest'anno andrò a votare per le Primarie del Pd, che sembrano quasi un appuntamento fisso, neanche fossero l'elezione del rappresentante di classe al liceo.
E così, tanto perché parlare di politica a tempo perso mi diverte, ecco delle veloci impressioni  sulle varie figure mitologiche che ci vengono proposte quest'anno, dopo l'inevitabile k.o. di Bersani (e lo dico con affetto: nonostante lo trovi improponibile a livello politico, come persona mi ha sempre fatto tenerezza: è il prozio scapolo dall'aria da cane bastonato che ogni tanto si compra una rivista osè dal giornalaio perché ancora non sa usare il computer, o, qualora lo sappia usare, cerca "tette grosse" su google
. Suvvia, è anche per questo che nonostante tutto gli vogliamo bene) e l'inculata da Vendola (e questo lo dico senza nessun affetto).
Renzi invece mi convince dal 2008, ovvero da quando era per la prima volta sindaco di firenze, i berlusconiani fiorentini lo chiamavano comunista, e nessuno poteva immaginare uno sbarbatello sotto i 50 a sfidare l'unica divinità riconosciuta del partito: l'Apparato. E le sue lunghe e obsolete braccia/catene.
Ma non parliamo subito e solo di Renzi. Ci sono anche gli altri.

Sulla pedana per la prima volta di fronte ai miei occhi: Cuperlo. 
L'entusiasta

Un uomo che a sentirlo parlare è la versione 2.0 di Bersani. Ma più noiosa. Sarò sincera: non riesco a seguire i suoi discorsi, perché la mia mente si annoia. Cuperlo è l'Apparato personificato. Cuperlo è senz'altro una brava persona, anche un bravo politico, ma sa di stantio. Come non mi riconoscevo nel Pd di Bersani, non mi riconosco neanche nel Pd di Cuperlo. 
(alle 6.20 di mercoledì mi è arrivata la mail di rito che mi esortava a votare Cuperlo alle Primarie dell'8 dicembre. Dovevo prendere l'autobus, non sapevo che fare, e l'ho letta. Già gli scritti di questo tipo non sono il massimo del divertimento, ma devo dire che ha più verve mio nonno. Che è morto. 25 anni fa)

Dall'altro lato del ring abbiamo invece uno sfidante interessante: Civati.
Barba di 2 giorni ed è subito intellettuale di sinistra

Il primo contatto con quella figura un po' ribelle, un po' carina e un po' hipster di Civati l'ho avuto grazie alla pagina fb apposita, ovvero "Gattini per Civati". Poi è giovane, è pieno di brio, e soprattutto non ha votato la fiducia al governo Letta. Insomma, Civati è accattivante. Ha appeal.Sotto molti punti di vista, tra cui l'apparente intransigenza da intellettuale di sinistra. 

E poi ecco ai blocchi di partenza si avvicina, nuovamente, Renzi.
dai, dai, che la seconda è quella buona!

 Che sembra mettere d'accordo tutti, tranne i suoi. Come si dice: dagli amici mi guardi Dio. Eppure, questo continuo attacco dell'Apparato a Renzi da quando è venuta fuori la sua ambizione è proprio quello che mi fa ben sperare: l'Apparato lo odia perché lo teme. Sembra davvero ci sia il rischio che saltino teste (e poltrone, e i culi su quelle poltrone). Ma se il Pd vuole andare da qualche parte, in termini di goal politici reali (non parole, non sogni, ma solide realtà), è chiaro che deve cambiare atteggiamento. Requisito minimo: cambiare l'Apparato. Snellirlo. Lo vogliamo fresco, lo vogliamo brioso. 
Piccolo appunto: spero vivamente di vedere un programma un po' meno vago, almeno nel caso in cui vinca...e questo vale anche per gli altri due! Come elettrice e giudice delle azioni politiche future, non farò sconti a nessuno...

E adesso ridete e scherzate ma domani tutti a votare. 
Che poi si fa l'albero.






3 commenti:

  1. Innanzitutto non voterò perché non sono del PD; non voterò per non dare 2 euro ad un partito di ex democristiani; mi raccomando, tu che devi votare: Renzi è Berlusconi bis!!
    Ti dico solo che è andato ospite dalla De Filippi: già solo per questo, dovrebbe essere escluso da una cosa seria :)

    Moz-

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    1. Le tue mi sembrano motivazioni lecite. Però, come hai detto tu, io devo votare: nella rosa dei partiti, e dei movimenti, presenti in questo paese oggi, quello in cui posso sperare di riconoscermi di più è il Pd.
      Quello che posso aggiungere è che sicuro il mio voto non andrà a Cuperlo, perché non mi riconosco in partenza nella sua linea.
      Renzi l'ho votato l'anno scorso (nonostante fosse apparso su Oggi con le sue nonne...e non aggiungo altro), e secondo me non è Berlusconi bis, se non altro perché i motivi che l'hanno spinto a scendere in campo sono radicalmente diversi. Civati d'altronde per me è molto, molto appetibile perché NON ha votato la fiducia a Letta.
      Insomma, io l'8 dicembre vado a votare. E spero di non sbagliare :)

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    2. Buon voto, dunque! :)

      Oggi c'è silenzio stampa, non possiamo parlare XD

      Moz-

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