domenica 30 marzo 2014

Noi ridiamo e scherziamo...

...e intanto marzo è finito! O, per meglio dire, volato, almeno per me...

Grazie alla mia tutta personale percezione del tempo, mi sembrano passati mille anni dalla sessione invernale, e sono stati 30 giorni intensi. Ormai sono allenata a far fruttare anche i secondi! 
Praticamente, l'unica cosa che non ho fatto è stata aggiornare il blog, ma mi sarebbero servite davvero giornate di 36 h!
Sono pure rimasta indietro con le storielle del lunedì, ma ormai questo marzo è andata così, però, a mia discolpa, me ne sono segnata due o tre da raccontare appena avrò un attimo di respiro. Ah, sì: si prospettano importanti novità sul fronte viaggi! 
Ad esempio, ho deciso di prendermi una pausa da tutto e da tutti il prossimo week end e...per l'occasione, mi sono procurata perfino una reflex!
Che sia la volta buona che Vale impara a fare foto decenti?

Uhm...non credo, ma almeno potrò a buon diritto anche io iniziare a fare "selfie" con l'hashtag #micadeilbraccio.

E così, questo marzo super impegnato, pieno di amici, pioggia ma anche primavera, lo chiudo così:

giovedì 20 marzo 2014

Momenti catartici

E' il caffè la mattina appena alzata.
E' il jeans che finalmente viene tolto la sera dopo una giornata lunghissima.
Sono i 20 minuti di chiacchiere alternati a una serie tv con i miei amati Coinqui.

Tra lezioni e tirocinio le mie giornate iniziano presto e finiscono tardi, e tutto quello che voglio fare la sera è dormire dormire dormire.

Però è bello tornare a casa con le mani che sanno di un misto di guanto in lattice e sapone disinfettante, e sapere che hai speso le ultime 6 ore rendendoti utile. 
Poi vabbè, guardi i libri che sono da studiare e ti rendi conto che non puoi permetterti di rallentare il ritmo, al massimo devi aumentare!!

Ma chissene, il calcetto+panzerottata con gli amici non me lo leva nessuno.
E poi, domani è venerdì: questo significa che ho tutto il week end per recuperare...

Il bello è che siamo solo all'inizio.
Il bello è che sono felice.


mercoledì 12 marzo 2014

La storiella del lunedì #12

Ecco qua una storiella del lunedì anche se oggi non è lunedì:

Nella comunicazione orale, in generale, il 30% (o meno) di quello che viene processato dal cervello è effettivo contenuto verbale e semantico della conversazione, ma il 70% (o più) di quello che viene compreso è dato dalla componente non verbale sommata alla componente paraverbale.
Il che vuol dire, in soldoni, che non è importante cosa dici, ma come lo dici.

Non a caso, 
solo il 10% dei conflitti avviene per opinioni diverse.
Il 90% è dovuto al tono di voce sbagliato.

Ponderate, gente, ponderate...

martedì 11 marzo 2014

Chiacchiere tra amici

- Tra tutte le malattie e sindromi che hai studiato, qual è quella più strana?
- Mah...non saprei...anzi, sì: la malattia di La Peyronie!
- Che è?
- Prende nome dal medico del Re Sole che per primo la descrisse.Parti dal presupposto che Luigi XIV ce le aveva tutte: obesità, gotta, emorroidi...e infatti aveva anche questa: nella malattia di La Peyrone si forma una placca sul pene che piano piano s'indurisce e diventa come osso...
- Cosa?
- Sì, e questa placca fa curvare il pene in erezione
- E perché scusa?
- Non si sa, ma pare che degli studi abbiano messo in relazione la probabilità di sviluppare la placca, ovviamente in soggetti geneticamente predisposti, con l'abitudine a trombare sempre nella stessa posizione, in particolare donna sopra e uomo sotto
- No, aspetta, mi stai dicendo che la natura è cablata sul missionario? 
Certo che Madre Natura è proprio subdola.

sabato 8 marzo 2014

Lost in Rome

La prima volta sul GRA non si scorda mai: le code chilometriche, il sorpasso selvaggio, le auto in fiamme sull'altra corsia...è un po' come un rito di passaggio, come la prima volta in autostrada.
O almeno così credevo.

Ritorno dall'aeroporto dopo aver lasciato il MioUomo al gate per la Cruccolandia; io, Platypus e il navigatore.
-Ok, Platypus, imposta il navigatore così rientriamo
-Ma che navigatore! La so io la strada! 

Mezz'ora dopo.
-Platypus, dove siamo?
-Mmmm...questo non sembra il raccordo...
-Platypus...


-Platypus, accendi il navigatore...
-Ma mi sa che ho capito...
-E tu accendi su su!

Per passare il tempo mettiamo su Piero Pelù e diamo aria alle tonsille, con la gente che ci guarda stranita.

-Ehi, guarda Vale, mi è venuto un ricciolo perfetto! E proprio in mezzo alla testa! Guarda?
-Scusa Platypus, ma sai com'è, qui a Roma ogni mattina un pedone si sveglia e sa che dovrà lanciarsi in mezzo alla strada per coronare il suo sogno di suicida. Del resto, sto facendo di tutto per evitarli! Non mi distrarre e dammi una mano, dimmi se dal tuo lato c'è qualcuno appostato dietro le macchine parcheggiate, va!
-Padre e figlia! Padre e figlia dietro il camion!
-Ecco, visto! Lo sapevo, lo sapevo! Lasciamoli passare, va'...
-Allora puoi guardare il mio ricciolo perfetto?





E tra riccioli, pedoni suicidi e auto in fiamme infin riuscimmo a rivedere casa.

martedì 4 marzo 2014

La notte dei premi non Oscar


Ieri è stata la notte degli Oscar, ma questa è la notte del Liebster e mi piace immaginarmi così mentre pronuncio il mio discorso di ringraziamento:
Ringrazio DoppioGeffer e la Folle e dedico questo premio a
LEOOOOO!
L'amara verità è che non sono Cate Blanchett e quindi dovrete accontentarvi dei miei modesti ringraziamenti come segue:

Ehm ehm...
&
a voi va un immenso, enorme, doppio, triplo
per chi è patito di ringraziamenti e Masterchef,
i ringraziamenti proseguono qui

E dopo gli onori, gli oneri: rispondo alle 10+10=20 domande come da regolamento, e premierò a mia volta 10 blog con meno di 200 followers, a cui rivolgerò a mia volta 10 domande. 

1- Ho scelto questo nickname perché mi piace la Valentina di Crepax e anche l'Alex di Arancia Meccanica, protagonista di uno dei miei libri (e film) preferiti. Il mio primo nick non a caso era una sorta di inverso di questo che ho adesso. Ma è come la proprietà commutativa: cambiando l'ordine degli addendi, il risultato non cambia.

1'- Il mio sogno nel cassetto non posso dirvelo, perché sono fermamente convinta che se lo dico poi non si avvera (meglio non peccare di ubris)

2- Il titolo nel mio blog, Ufficio Complicazioni Affari Semplici, sta a significare che non mi piace vincere facile. Mi piace giocare a difficoltà massima, sennò non ho soddisfazione.

2'- Il mio libro preferito cambia a seconda del periodo. Ora sono nel mio periodo Saramago, quindi dico "Caino", di Saramago. E non Sara- Mago, come pensava il MioUomo.

3- Come mi vedo tra 10 anni: grazie, la Folle, per questa domanda. Che è un po' la domanda della vita. Allora, tra dieci anni avrò quasi gli anni di Cristo, e mi vedo bella, decisa e medico, specializzata in qualcosa che non so ancora cosa, in una grande città, magari in un altro paese, accompagnata e possibilmente con un cane, grazie. Se mi viene in mente che a 32 anni inizia anche a calare la curva della fertilità, ci metto pure la prole, ma questo non lo scrivo, sennò mi metto ansia da sola. Ooops!

3'- D'imparare in meno di due ore tutte le lingue del mondo. O almeno il tedesco!

4- Quando viaggio per prima cosa mi colpiscono i sapori: sono una che quando viaggia deve provare la cucina del posto, che sia Siena o Shangai.

4'- Se credo nell'aldilà. Bella domanda. Diciamo che ci crederò quando lo vedrò.

5- Stamattina mi sono svegliata e avevo in mente questa mentre prendevo il caffè. Poi in macchina io e il mio amico abbiamo cantato questa senza ritegno. Adesso, dopo la tua domanda su come mi vedo tra dieci anni ho mente questa. 'nsomma tutte uguali. Enjoy questa piccola playlist mentale.

5'- Ti seguo, cara DoppioGeffer, perché mi piace tanto quello che scrivi, e riesci sempre a strapparmi un sorriso. E dopo questa sviolinata andiamo avanti.

6- Ahahahahaahaha! Io non riesco nemmeno a immaginarmi quanti siano 10.000 euro! Però vorrei tanto andare in Giappone e vedere (e mangiare) tutto. Ma soprattutto vorrei viverci per un po', per calarmi appieno nella cultura e nell'atmosfera di questo secondo me meraviglioso e misterioso paese. 

6'- Il mio pensiero appena sveglia è staccare quella cazzo di sveglia di merda del MioUomo che ne mette 30 e non ne sente nemmeno una cazzo ma sono le 7 cristo ho lezione alle 9 ma li mortacci vaffanculo non ci arrivo mi devo alzare muori male cazzo vaffanculo. Più o meno è questo, con più imprecazioni però

7-7'- Rispondo a queste due domande insieme: io ho tanti oggetti a cui sono legata, e tanti gesti (e riti) scaramantici. Per esempio, ho affrontato questa sessione di esami con una pinza per capelli che mi ero portata da casa, utilissima perché mi sto facendo crescere i capelli che devo tenere legati mentre studio, se no mi danno fastidio. Orbene, mi ero convinta di non poter superare gli esami senza quella dannata molletta, tant'è che quando mi sono accorta prima degli ultimi due che la molletta stava per tirare le cuoia, le ho detto "Ennò bella mia questa non me la farai mica! Reggi fino a venerdì che poi abbiamo finito". Tanto per darvi una dimensione di quanto sto male.Invece ci ha pensato il MioUomo a romperla facendo quel che si chiamano giochi innocenti per bambini deficienti. Dopo la mia irrazionale crisi isterica (di cui mi vergogno tanto) è fuggito al cinese e mi ha comprato una caterva di mollette mollettine elastici e pinze. Sì, lo so, sono tanto amata. Penso che possiamo tutti dichiararci soddisfatti di questa storiella e adesso chiuderei questa parentesi imbarazzante sul mio rapporto con la scaramanzia e l'oggettistica.

8-9- Risposta lampo: L'ungherese e il cararino. Che non so.

8'- Da grande volevo fare la paleontologa, e nel week end la cantante. Son cose.

9'- Certo che sì! Smetto quando voglio :P

10- Sì ma solo prematurata come se fosse antani con scappellamento a destra.

10'- Quando sarò ricca famosa e di successo non solo ti darò 50 euro, ma ti inviterò anche al mega party di fine anno nella mia mirabolante villa in Polinesia. E questo vale in generale per tutti i miei amati followers ;)

E' stata una lunga chiacchierata ma ce l'abbiamo fatta. Ordunque le mie domande:

1- Qual è un libro che consiglieresti assolutissimamente?
2- E un film?
3- E un posto da visitare?
4- E una canzone?
5- Qual è il tuo primo pensiero appena sveglio?
6- Come ti vedi tra 10 anni?
7- Ragione o sentimento?
8- Al mare: bikini o intero?
9- Sempre al mare: slip o boxer?
10- Citazione preferita?

E adesso è venuto il momento di mollare il ciccetto (come dicono la Folle e l'Ade) a altri 10 blog con meno di 200 followers: 
and the winner are...

Kevin Spacey (sempre e comunque, infatti è fuori categoria)
1- Felice come un ornitorinco
2- Bisognerebbe leggermi ogni giorno
3- Il Tè
4- Trashpirina
5- Quelli che bloggano random
6- 30 anni e non dimostrarli
7- La vita puzza
8- Il k.
9- Paginadiciassette
10- Vuoto. Chi passa di qui si senta chiamato in causa, e, se vuole, risponda 



lunedì 3 marzo 2014

La storiella del lunedì #11

Livorno, 1909: Amedeo ha 25 anni.
Ha studiato a Firenze e a Venezia e a Parigi, dipinge, scolpisce,a volte scrive  poesie. E anche se è solo all'inizio del suo cammino di artista, è già un esperto viveur, e l'alcol le donne e le droghe non sono certo un mistero per lui. Come fida compagna, la tubercolosi.
Ci sono già sufficienti ingredienti per fare di Modigliani un artista maledetto, simbolo di un decadentismo dissoluto e romantico.
Livorno, 1909: Modigliani si dedica ancora alla scultura, passatempo che presto comunque dovrà abbandonare, proprio per i capricci dei suoi polmoni, che non vogliono sentire ragioni: scegli, Modì, o l'hashish o le polveri del gesso e di chissà quali altre pietre. Scegli, ché ti lasceremo a piedi lo stesso, ma almeno non adesso.
Una delle 24 Teste Femminili scolpite da Modì
Ma non corriamo: è ancora il 1909, e leggenda vuole che una sera, al Caffè Bardi, Modigliani portasse un numero x di sculture- che probabilmente già gli erano costate almeno un lobo polmonare- per farle vedere agli amici e sapere che ne pensassero.
I livornesi, per storia e per cultura, si sa, peli sulla lingua non ne hanno, e la reazione deve essere stata un po' questa:

-  Dedo, ma che l'eri 'mbriaco? Ti facevi 'na ssega facevi mejo, deh. Dai, buttale nel Fosso che così dopo si va-a troie senza quelle cahate lì, deh, che ci spaventi le fìe.

Leggenda vuole che Modigliani li prendesse in parola e buttasse davvero le sue opere al cesso nel Fosso. Poi lascia Livorno, dove non tornerà mai più.

Livorno, estate 1984: è il centenario della nascita di Amedeo Modigliani, e la città vuole celebrare il tribolato e illustre concittadino con una mostra ad hoc, organizzata da Vera Durbé e dal fratello. L'idea è buona, il problema è che non se li incula nessuno, e non arrivano opere da mostrare. Quindi la giunta comunale decide di giocarsi il tutto per tutto e con delle scavatrici perlustra il Fosso Mediceo sperando di trovare qualcosa che giustifichi la decisione presa un po' a caldo, solo sulla base di una diceria, in modo di non venire derisi- dai pisani. 
Dopo una settimana di ricerche, nulla. Poi, l'ottavo giorno, la luce: dal fango non una, non due, ma ben tre teste di granito, con i tratti belli lineari come piaceva al Modì.
Oddio, in effetti, l'eran bruttine eh...

I critici si dividono: sono false, sono vere, boh non so.
Com'è come non è, per 40 giorni Livorno si convince di aver riportato alla luce 3 pezzi unici, nati dal genio e dalla sregolatezza del grande artista. 
E non solo Livorno: arrivano critici, turisti, giornalisti e curiosi da tutto il mondo per vedere le famose tre teste recuperate. Ché poi dicono che in Italia non si lascia spazio all'arte.

E così, lo spumante scorre a fiumi, e tutto è pronto per la mostra quando spuntano dalla Baracchina Rossa 3 giovani che senza mai perdere il sorriso svelano l'arcano: la Testa n° 2 è opera loro.
CHE CAZZO DITE???
 pensa la Dulbè

NE ERO CERTO!!! 
pensa Federico Zeri

MA C'AVRETE LA MAMMA PUTTANA?
 pensano quelli del comune 

Quei tre studenti sono Pietro Luridiana, Pierfrancesco Ferrucci e Michele Guarducci, ma un ringraziamento speciale va anche a Michele Genovesi che c'ha messo il giardino, deh.
Deh oggi m'annoio, si fa un Modigliani a tempo perso?
Tutti e tre con l'arte c'entrano un po' come cazzo e campana, visto che oggi uno ha un negozio di informatica, uno è nel campo delle spedizioni e il Ferrucci è un famoso oncologo.
Anche le Teste n°1 e n°3 in realtà non erano del Modigliani: Andrea Fraglia, scaricatore di porto ma anche discreto scultore, le aveva scolpite apposta perché venissero fraintese, per dimostrare che alla fine, la gente crede a quello che vuole credere, ed per continuare a crederci è anche disposta a chiudere gli occhi di fronte alle contraddizioni.
"Ma allora chi è il vero artista?
Il pittore o il falsario?"
American Hustle- L'apparenza inganna

E invece i 3 ragazzi che per primi fecero perdere la faccia a tanti grandi nomi? La domanda che tutti in Italia e nel mondo si chiesero: perché?

Noi s'è fatto per burla, deh.
Col Blèc-en-Dècche.

Non so voi, ma a me questa storia ha sempre strappato un sorriso, anzi, una sonora risata, perché solo dei livornesi potevano pensarne una così. 

Roma, dal 14 Novembre 2013 al 6 Aprile 2014: a 20 anni dalla burla del Blèc en Dècche, c'è una mostra su Modigliani e gli artisti maledetti a Palazzo Cipolla, in via del Corso. Ci andrò presto perché Modigliani mi è sempre piaciuto, e mi piace ancora di più da quando mi hanno raccontato l'improbabile storia delle Tre Teste.
Jeanne Hébuterne con cappello
Ps: sempre sull'argomento "veri e falsi d'artista" ma soprattutto sullo stato dell'arte dei critici d'arte, consigliatissimo Gambit, con Colin Firth, Alan Rickman e Cameron Diaz. 
"Un vero signore non dimentica mai la cravatta"


domenica 2 marzo 2014

Post inutile ad alto tasso di ormone libero



Succede così, che da un giorno all'altro ti svegli e non devi più studiare per almeno tipo 48 ore. Succede così che tra una botta di vita e l'altra trovi anche il preziosissimo tempo per recuperare con le serie tv- anche perché tanto il MioUomo è a casa e fuori sta venendo giù il diluvio. E così si rientra nel vortice della dipendenza.
E dalla dipendenza nascono post dettati dall'ormone libero e dall'ottundimento dei sensi. 
Questo era un avvertimento.

Più o meno è andata così: io, la mia Coinqui e Peaky Blinders.
Peaky Blinders è una serie inglese interpretata da veri irlandesi che dicono gùns, ùp e Johnny boy. Già per questo andrebbe vista. La trama è un intreccio di malavita, corse di cavalli, scommesse clandestine e guardie e ladri. Ci sono pure i comunisti e, immancabile, la storia d'ammmore. Il tocco di classe sono gli abiti e le scarpe, perché la storia si svolge nel 1919 e sono tutti un po' rintronati dalle trincee e dalla Grande Guerra, cosa che vuol dire Allelujah! Grandi personaggi femminili in arrivo, che non è mai roba da poco.
Ma il vero motivo per cui questa serie dà dipendenza e ti impedisce di staccare gli occhi dallo schermo è un altro, e ha le lentiggini e due occhi azzurri:

- Coinqui, ma che bonazzo non è il protagonista?
-Told ya
- Ma chi è? cos'altro ha fatto nella vita?
-Cillian Murphy. Un sacco di cose: da Batman a Inception passando per La ragazza con l'orecchino di perla. Ma la vera e unica domanda è: è sposato/fidanzato/accompagnato? No, perché stanno cercando comparse a Birmingham o giù di lì per la seconda stagione
- Ok, I'll wikipedia him later.

E così finimmo la prima stagione. Non dirò nulla per evitare spoiler, solo che oltre al bellissimo e azzurrissimo Cillian in questa serie c'è pure un cattivissimo uomo dei dinosauri. Per chi è cresciuto a pane e Jurassic Park è un non trascurabile motivo per iniziare con i Peaky.

Ma torniamo alla cosa veramente importante: Cillian
Iniziamo una ricerca degna dei migliori stalker e arrivano le dolenti note: è un uomo perfetto in tutto, tranne per i due figli, una moglie (bottana!bottana industriala!) e il vegetarianesimo. Che poi è la cosa che più mi turba e disturba, insieme al fatto che la moglie è una visual artist. 
Dalle foto però mi sorge un altro dubbio. 
Un enorme dubbio.

-Ma quanto è alto il nostro uomo?

Per me l'altezza è sempre stato un punto dolente. Molto dolente. 
Sono un po' fissata con l'altezza. Cioè, voglio dire, alla fine chissenefrega, però diciamo che è una cosa che guardo.
E infatti tutte le volte che guardo Joseph Gordon Levitt sospiro.
E anche sta volta, l'amara scoperta: 1, 75. Eh, qua c'è da sospirare un sacco.

Avete presente American Pie e la regola del tre: se una ragazza vi dice che è stata con 3 ragazzi, moltiplicate per 3, se ve lo dice un ragazzo, dividete per 3?
Ecco, uguale: se c'è scritto 1,75, come minimo sottraete 3 cm. 

[Parentesi storie di vita vissuta: maschi che si avvicinano, spalla a spalla, realizzano e allora chiedono:
-Cazzo, ma quanto sei alta?
-Eh...1.80...
-No, non è possibile! Io sono 1.80! Tu devi essere almeno almeno 1.85!
Sì...uno e hottantavogliadicrescere...]
L'unica ragione valida per guardare i Tudors...

Ma comunque, altezza o non altezza, ormai l'ormone è partito. E con la scusa di controllare quanto sono alti altri attori, scegliamo gente come David Giuntoli  , Jonathan Rhys Meyers e altri manzi a caso. Oh, ma è per una buona causa.
Sì, lo so, siamo due tredicenni con gli sbalzi ormonali. 
un altro manzo a caso
Alla fine del pomeriggio abbiamo scoperto un'altra cosa importante, oltre all'altezza di vari maschi del jet set:nel nostro pantheon personale di fighi, strafighi e affini, 2 su 3 sono inglesi. Ma veniamo al podio -che un po' ribalta la situazione-:
3-Ryan Gosling (e i suoi cereali)


2- Leo Di Caprio (è un podio alla carriera)


ma nonostante lo sforzo degli Stati Uniti, in prima posizione può esserci solo lui:
Sono bello, sono figo e sono inglese...

Eppure uno pensa agli inglesi: voglio dire, non certo un popolo di bellocci incalliti. E invece ci sono felici, anzi, felicissime eccezioni.
Eccezioni quasi miracolose, come quelle che hanno portato alla trasformazione di Neville Paciock



Platypus sostiene ci sia un'unica spiegazione per tutto questo: 
E' il vecchio continente che ci chiama.
E, si sa, non c'è niente di più forte delle proprie radici.
Quindi in sostanza

 Save a horse, ride an Englishman.

Alla fine, una buona azione non costa nulla.