mercoledì 30 aprile 2014

Auto che vai, pilota che trovi

Essere passeggero in auto è un po' come essere un diplomatico:bisogna rapportarsi con una cultura diversa. Talvolta, profondamente diversa.
Poco importa che si tratti solo di come si amministra la propria auto. 

C'è chi in macchina chiacchiera, chi lascia le carte delle patatine, chi ti fa togliere i tacchi perché "mi rovini i tappetini" -pulciaro. Neanche avessi una Ferrari. Che poi, anche fosse una Ferrari, pulciaro due volte: hai una Ferrari e non hai i soldi per rifarti i tappetini- chi ti affida lo stereo, chi non rispetta gli stop, chi va solo ai 20, chi va solo ai 120, chi insiste per farti guidare e chi ti parla insistentemente di Grillo.
Insomma, auto che vai, pilota che trovi. 
Tanto più quando il guidatore è Dude.

Il rituale inizia la sera prima, quando, premunita di ciò che di buono la natura ha da offrire -focacce, torte, biscotti...pensavate male, eheh...- la questuante di turno, cioè io, si reca dal magnifico-perché-automunito Dude. 
- Non è che domattina puoi darmi uno strappo in uni?
- Se alle 8 non sei sotto, me ne vado.
E' una precisazione, o meglio, un avvertimento, che fa per chiarezza e per cortesia, perché siamo amici. Insomma, una gentilezza che non riserva a tutti. Se fossi una principiante penserei a un bluff, ma conosco i miei polli, sono decisissima nel non prendere l'autobus e rilancio: 
- Alle 8 meno 10 ti porto il caffè.

Il giorno dopo parte il rituale vero e proprio. In macchina di Dude c'è tutta un'etichetta da seguire. Non parlare, non toccare la radio, non mangiare, non toccare la manopola del volume, non fare movimenti inconsulti, non rompere i coglioni al guidatore, non toccare la radio, preparare gli spicci per il lavavetri, non toccare la radio.
Il non parlare e non toccare la radio sono i due punti fondamentali direi. 
Ma il non toccare la radio è più importante.
Se parli, non ti risponde. E se è un minimo in confidenza ti dice apertamente di stare zitto.
Ma se tocchi la radio, uhhh, se tocchi la radio diventa matto. Ti pianta su un piffero che aiutami. 
Una volta stavamo portando il MioUomo all'ospedale perché si era rotto la caviglia, stava da cani e si è lamentato per la musica. Istintivamente ho cambiato canzone. 
Gli ho chiesto scusa 3 volte e l'ho invitato a cena, ringraziandolo ripetutamente a voce e per messaggio per la magnanimità con la quale aveva perdonato il mio imperdonabile errore. Ho dato la colpa al mio animo scosso e turbato per le peripezie del MioUomo - e non al fatto che quella canzone facesse veramente cacare.
Però almeno mi dà, anzi, mi concede ancora passaggi.
Di più. 
Sono la sua passeggera preferita. Essenzialmente perché, a parte l'increscioso incidente di cui sopra, non rompo i coglioni. E poi conosco la maggior parte delle canzoni che mette, quindi canticchiamo. Il che è piacevole, anche se non ci sentiamo a vicenda dato il volume dello stereo.
Comunque, anche stamattina gli ho urlato un ringraziamento che non ha sentito ma ha intuito e mi ha sorriso. Il che è come dire che mi darà, o meglio, mi concederà altri passaggi.
Oh yes!

Ma in effetti, la vera storia è un'altra: perché io, che in attesa di una macchina tutta per me avevo in appalto l'auto del MioUomo che non c'è, stamattina ero senza macchina?
Diciamo che per una svista il MioUomo si è portato le chiavi in Cruccolandia. 
E a me adesso tocca andare a riprenderle.


Auf Wiedersehen!

martedì 29 aprile 2014

Questo non è un post politico, ma è un po' amaro

E' domenica, è il diluvio universale. Roba che gli effetti speciali di Noah qua gli fanno un baffo. 
Da qualche parte, un fattorino del kebabbaro consegna in motorino: non è professionalità, è eroismo. 
Da qualche altra parte , invece, si tiene un comizio semi anarchico per un pubblico di eccezione. 5 ore per una persona sola. Io.

- No, perché io vorrei sapere da voi giovani cosa pensate, politicamente parlando. Cosa vi aspettate da questo partito? Qual è il piano del vostro partito? Qual è il programma? Lo sapete qual è il programma? Non c'è un programma. Una volta più o meno c'era, ora non c'è più. Il sistema è marcio. E' marcio dentro. O cade subito o ci condanna a una lunga agonia. In ogni caso non c'è futuro per voi. A meno che non entriate nel sistema e non iniziate a parassitare il sistema, che è un comportamento opportunista ma comunque ha un senso pratico, perché tanto cosa ti credi? Non esiste meritocrazia, le nomine sono tutte politiche. E non ho mai visto nessun dirigente inetto esser mandato via. Allora, cosa volete fare?
- Eh, è come la fine del mondo: uno qua e un altro là, il cielo e le stelle scoppieranno, i cattivi piangeranno, i buoni rideranno, quelli del purgatorio un po' ridono e un po' piangono, i bambini del limbo diventeranno farfalle e io...Io, speriamo che me la cavo.

E comunque, io a votare alle Europee CI VADO. Tanto per cambiare qualcosa, che la speranza è sempre l'ultima a morire.







lunedì 28 aprile 2014

Poeticamente

...prima del medley familiare...
...prima della storiella del lunedì...
...prima di qualsiasi altro aggiornamento io possa darvi c'è...
LA SFIDA 
A COLPI DI POESIA

Le regole sono semplici: si viene nominati, si riporta una poesia, e si nominano 5 blogger che dovranno entro 24 citare a loro volta una poesia. Se non lo fanno, mi devono comprare e spedire un libro. Di poesie. 

Avevo già raccolto il seme della poesia da La Cri, qualche tempo fa. Adesso, a nominarmi apertamente sono Barbara e Doppio Geffer. E io, con piacere, rispondo. 

Corriente

El che camina                                                                 
se enturbia.
El agua corriente
no ve las estrellas.
El che camina
se olvida.
Y el che se para
sueña.

[Chi cammina 
si intorbida.
L'acqua corrente 
non vede le stelle.
Chi cammina 
dimentica.
E chi si ferma
sogna]
Federico Garcia Lorca

L'altra poesia da me scelta...beh, c'è chi l'ha messa in musica. E allora propongo questa versione, che in realtà già da sola racchiude due poeti:



Questa volta non nomino nessuno, ma chi vuole continuare il gioco si prenda il suo tempo per scegliere la poesia che più gli piace. Oh, se poi qualcuno mi volesse regalare un libro...non mi offendo di certo! 


lunedì 21 aprile 2014

Epifanie di pasquetta

- Oh, ma...esci stasera?
Mio fratello che sa 
che io so
che mi sta facendo una domanda 
interessata

-Piove. Non esco. A 22 anni ho capito che non posso perdere tempo a fare cose che non mi va di fare. 
Io che cito Jep e non vengo compresa

- E comunque ai miei tempi una cosa così l'avrebbero fischiata...Mah, Atanasjievic non è mica tanto alto...
Mio padre che questiona sulla pallavolo moderna
e sui cm dei giocatori
(Atanasjievic è 2 metri, giusto per dire)

- Se continui a ripetere "ai miei tempi" per far intendere che sei vecchio e saggio, smettila pure perché tanto si intende solo che sei vecchio e rimbambito
Mia madre che questiona sull'età e suoi tempi di mio padre

- Oh,ma stasera Scarabeo? No, perché proporrei Risiko, ma strategicamente siete delle talpe e allora mi accontento
Mio fratello e il suo umorismo parte 2 (lo chiamavano Il Radetzky dei poveri)

Insomma, Cristo è risorto da un pezzo, ma noi nel nostro piccolo continuiamo ad avere epifanie e rivelazioni.

domenica 20 aprile 2014

Epifanie pasquali

- Ho appena scoperto, a 52 anni suonati, che non sono astemia. 
Mia madre e l'ennesimo bicchiere di bianco
(la vera grande rivelazione pasquale)

- NON CONTINUARE A SOSTENERE IL SISTEMA CORROTTO: VOTA GRILLO ALLE ELEZIONI EUROPEE!
Mio padre e i suoi vaneggiamenti pasquali

- Un voto al M5S val bene una macchina! (anche perché in cabina elettorale ci vado da sola)
Io e il mio bisogno 
non dell'euro, non della Germania,
ma di una macchina

- Tagliami un pezzo grande di colomba, così non ne rimarrà per il sistema!
Mio fratello e il suo umorismo

E anche quest'anno la Pasqua è arrivata e si è compiuta. 
E ho avuto comunque il mio uovo di cioccolato. Rigorosamente al latte, perché fondente è troppo salutare e io la mia cellulite la amo.

Direi che come al solito ne è valsa la pena.

BUONA PASQUA A TUTTI 

E adesso, digestivo con gli amici.
Prosit!

giovedì 17 aprile 2014

Catene poetiche

Un elefante si dondolava 
sopra il filo di una ragnatela
e ritenendo la cosa interessante
andò a chiamare un altro elefante;
due elefanti si dondolavano...

Ecco, penso che aprile sia stato il mese dei premi e delle catene blogghesche. Questa volta non ci sono premi, ringraziamenti, nomine o nominati, ma si tratta solo di condividere una poesia che ci piace. Un po' come le nomination alcoliche che stanno spopolando su fb. E io, come l'elefante che ritiene la cosa interessante, continuo la catena poetica che ho trovato leggendo La Cri:

Catullo - Carme LXXII

Un tempo dicevi di amare soltanto Catullo, 
mia Lesbia, e per me di non volere l'abbraccio di Giove.
Allora ti amai, non come il volgo l'amante,
ma come il padre ama i suoi figli e generi.
Ora ti ho conosciuta; e anche se brucio più forte,
tuttavia mi sei molto più vile e leggera.
<<Com'è possibile?>> ,dici. Perché tale offesa costringe
l'amante ad amare di più, ma ne spegne l'affetto.

Old but gold. 


lunedì 14 aprile 2014

Indovinelli e considerazioni di viaggio

1- Dando per scontato, da brava terrona acquisita, che "al Nord" fa freddo, non ho controllato le temperature e sono uscita dall'aeroporto e mi sono ritrovata come Totò e Peppino a Milano. 
neanche andassi a Grande Inverno

2- Arlecchino diceva "Tutto il mondo è una piccola Bergamo", e stavolta aveva ragione: quel posto è una piccola Roma -in realtà, magari fosse una piccola Roma! Ne guadagnerebbe in aspetto e simpatia-. Comunque c'era l'EUR, la zona moderna, tutta palazzoni di vetro e affini; c'era la zona trasteverina del divertimento notturno, con pub e ristoranti a poco prezzo -ma Trastevere si spende poco e si mangia bene; c'era il punto panoramico simil Gianicolo ; c'era la zona Parioli e c'era anche la zona malfamata stile Tor Bella, e perfino la zona Togliatti, quella delle donnine. Di più: sta proprio il quartiere a luci rosse più grande d'Europa. E se non è un aiuto questo! 

 come una serata un po' morta a Trastevere 
(ossimoro)

3- Mezzo litro d'acqua può costare anche 4 euro. Roba da sanzioni internazionali per infrazione grave e reiterata della Dichiarazione dei diritti dell'uomo. Ma li mortanguerrieri, a sto prezzo mi prendo una birra!

birra, birra everywhere, anche alle 10 del mattino

4- I suoi abitanti hanno la per me incomprensibile abitudine di sdraiarsi per terra, girano in bicicletta -meraviglia!- e hanno come mascotte un bambino che si regge il pistolino. 

U.U Sfacciato!
C'è chi dice che ci abbia spento un incendio e abbia così salvato la città. Gloria e onore dunque.

5- Ho scoperto con sommo stupore che in italiano se si scrive "x" si pronuncia "ss". Questo mi ha provocato un profondo scuotimento interiore, che mi ha portato al delirium, dove ho visto rosa elefanti ovunque.

Chi è che ha già indovinato dove ho passato il week end?

domenica 13 aprile 2014

Ornitorinchi oversensitive, fegato e occhiali sporchi

Quando ho letto questo post di Platypus ho pensato per deformazione professionale alla scala gerarchica del nostro cervello: occhi, labirinto e propriocezione, udito, olfatto e gusto (che vanno insieme).
La faccio breve: in caso di dubbio sull'informazione sensoriale che arriva, l'informazione visiva vince di default - almeno fino a che non arriva un ragionamento logico e cosciente che la smentisce. 
In realtà, anche l'informazione che arriva dal labirinto vestibolare e dalla propriocezione hanno una certa forza e una certa dignità per il nostro cervello, cosa che è molto bella ma può portare anche a spiacevoli conflitti sensoriali. La guerra è sempre una brutta cosa, e può portare a episodi deprecabili:in macchina il cervello -che sta pensando ad altro e non è molto concentrato- non capisce se siamo fermi o ci muoviamo, e allora tac! Mal d'auto. E io divento verde e mi chiedo perché non me ne sono rimasta a casa.
(il guidatore invece non ne soffre perché il suo cervello è concentrato sulla guida, e sa che ci stiamo muovendo, anche se in un certo senso siamo fermi). 
Comunque, al di là della fisiologia, parlando in maniera molto sentimentale, diciamo che gli occhi siano lo specchio dell'anima, e allo stesso tempo lo strumento con cui scrutiamo (o almeno pensiamo di scrutare) l'anima altrui. E se non riusciamo a vedere bene? 
Perché magari abbiamo "poche diottrie", o perché i nostri "occhiali" sono sporchi: cosa succede?
Succede che, come la Oversensitive Platypus -d'ora in avanti semplicemente OP- , ci lasciamo guidare dalle informazioni degli altri sensi. Ora, qualunque sia il motivo evoluzionistico per cui la vista è nell'uomo superiore agli altri sensi, la conseguenza naturale è che gli altri sensi nell'uomo sono meno potenti. Quindi siamo in grado di discriminare meno. Quindi avremo informazioni meno precise.
Ma al nostro cervello, anche a quello sentimentale, non piacciono le informazioni poco precise o incomplete. E se non può completarle con altre informazioni derivanti dall'esperienza, non resta che attingere dalla fantasia. O dal compartimento "Nel mulino che vorrei..."...

Poi però succede che la realtà ti smentisce, e il cervello non può non prendere in considerazione questa cosa. O meglio può, e allora metterà due fette di salame belle spesse davanti alla vista per metterla a tacere ancor di più.
Zitta tu, vista, che non vedi un cazzo. 

Invece, se proprio non siete contenti se non vi mettete qualcosa sugli occhi, spalmatevici un trito di fegato: quello è ricco di vitamina A, sai mai che ne otterreste benefici.

Ma così eh, che se ci vedi bene quando cammini eviti meglio le merde.

sabato 12 aprile 2014

Essere Frida Kahlo oggi

Svegliarsi una mattina, guardarsi allo specchio e sentirsi Frida Kahlo.
Libera, autonoma, indipendente. 
Una donna cazzuta, forte, che se ne frega delle convenzioni sociali e fa un po' quello che le pare. 
Frida ha avuto tutto: fama, amore e amanti. Ma soprattutto aveva cervello e personalità.
Cervello e personalità: penso fossero le sue maggiori caratteristiche.
Tralasciando l'arte, ovviamente.
E la Sfiga. Anche di quella, ne aveva da vendere.

Ma della sua storia le cose che mi colpiscono di più sono due: 
- uno: aveva i baffi -e li mostrava con orgoglio- , un monociglio che se me lo disegno a pennarello viene comunque troppo sottile, una gamba deforme per la polio, ma con un cervello e una personalità da conquistare il mondo: bella no, ma con quel fascino carismatico che ha fatto sì che nessun amore, nessun piacere le fosse precluso: 2 volte moglie di Riveira, scopava un sacco a destra e a sinistra, alla faccia di chi le vuole male. Oddio, più a sinistra a dire il vero - vedi Trockij. E senza barriere o preconcetti: donne, uomini, illustri sconosciuti e non. Dipingeva se stessa, in tutte le pose, e i suoi quadri hanno un intensità che quasi mi disturba. La sua consapevolezza, il suo anticonformismo, il suo fascino si sentono dalla tela. Figuriamoci cosa doveva essere incontrarla dal vivo! Insomma, confermato il detto donna baffuta sempre piaciuta. E comunque: cervello - gambe = 10 a 0.
- due: non si è fermata davanti a niente. E nella sua vita altro che shit happens. Shit continues, se proprio vogliamo buttarla sul ridere. Di dolori, fisici e morali, ne ha avuti davvero tanti. Eppure, ancora una volta, non si è fatta mancare niente. Non l'hanno fermata innumerevoli costole rotte, 11 punti di frattura alla gamba, il collo del femore sbriciolato, 3 fratture lombari e un osso pubico spezzato in 3. Non l'ha fermata un palo in vagina! A 18 anni! 
Uno se ci dovesse pensare forse forse preferirebbe la morte. E invece viene fuori Frida Kahlo. 
Forza d'animo e intelligenza invidiabile.
Non so perché, ma nonostante questo, nonostante il suo genio, la sua arte, la sua vita, di lei se ne parla troppo poco. 
E invece se ce ne sono delle cose da dire e da imparare!
Svegliarsi una mattina e sentirsi Frida Kahlo. 
Anche se i baffi li ho tolti con la ceretta.

Per saperne di più ----> Frida Kahlo- La mostra alle Scuderie del Quirinale. Fino al 31 agosto.



venerdì 11 aprile 2014

Comparsate, aggiornamenti e premi

First of all: 
GRAZIE a Wannabe Figa che mi ha assegnato il 

per conoscere e far conoscere nuovi piccoli grandi blog in crescita e non.
Adesso devo rispondere alle 10 domande di Figa, farne altre 10 e assegnare il premio a 10 blogger con meno di 200 followers. 

Vi dico già che non sarò breve, mentre sulla circoncisione non mi pronuncio e vi lascerò crogiolare nel dubbio eheh. 
Iniziamo questo flusso di parole pensieri e risposte (avevo quasi dimenticato il piacere viscerale che provo nello scrivere - maledetti esami d'aprile! )

1- L'ultimo concerto visto è stato quello dei King of Convenience a Villa Ada lo scorso luglio, concerto bellissimo e soprattutto molto proficuo: Eirik mi ha fatto l'autografo, e con Erlend ho ballato dopo il concerto (oltre a schioccargli un sonoro bacio sulla guancia - quando vado a un concerto, qualsiasi concerto, mi trasformo in una groupie provetta. Anche quando conosco mezza canzone). Se avete occasione, andate a un loro concerto, non rimarrete per nulla delusi.
Il rossissimo Erlend che dal vivo è ancora più rosso,
e il bonissimo Eirik che dal vivo è ancora più bono.
E poi sorridono un sacco.
Comunque mentre rispondevo mi sono accorta che non è vero: l'ultimo concerto al quale sono andata è stato quello di Immanuel Casto lo scorso ottobre. Se non sapete chi è Immanuel Casto fatevi una cultura, cazzo. Anche in questo caso, concerto proficuo: a parte aver agguantato al volo un cilindro rosa, ho comprato Squillo,il nuovo gioco di carte che sbaraglierà il resto e ti renderà un imprenditore provetto, cosa sempre utile, soprattutto in tempo di crisi. Per maggiori informazioni:



Da vedere a breve non lo so; avevo una mezza idea di andare a sentire i Queens of the Stone Age, ma credo che rimarrà una mezza idea, mentre penso proprio che andrò a sentire John Mayer a Circo Massimo. Ah sì, già che ci sono, ascolterò anche i Rolling Stones che suonano dopo.

2- Weizenbier tutta la vita. E anche dopo. 

3- Non "Alba o tramonto" ma "Dal tramonto all'alba". 

4- Oddio questa è difficile. Il film più brutto mai visto è...Alice in Wonderland ovvero I 7 euro peggio spesi della mia vita. Mi spiace Tim, ma stavolta te lo devo proprio dire: Bella chachata!

5- Mare d'inverno, montagna d'estate (anche se comunque andrò al mare)

6- No (oggi mi è presa molto bene)

7- Ehhh avrei potuto stupirvi citando ricette tradizionali mongole o appartenenti alla cucina molecolare, ma il mio piatto preferito rimangono i cannelloni che fa la mia mamma. O anche la pizza che fa la mia mamma. O le lasagne. O le torte. O l'arrabbiata. Qualsiasi cosa,anche il minestrone, ma che sia cucinato da lei, per favore.

8- Credo. In cosa non lo so, ma credo.

9- Game of Thrones tra le straniere, Boris tra le italiane (anche se questa è finita da un pezzo).

10- Un po' sì, perché le tue domande mi son piaciute molto, e non me ne vengono che possano competere. Ecco.

Tasto dolente: le mie domande.

1- Qual è il tuo artista preferito?
2- Se dico "funghetti", a cosa pensi?
3- Chi voterai alle prossime elezioni europee?
4- Fondente o al latte?
5- Chi è stata la tua prima cotta?
6- Qual è un posto che ti è rimasto nel cuore/consiglieresti di visitare?
7- Caffè con zucchero, senza zucchero, o in ghiaccio?
8- Da 1 a 10 quanto ti senti italiano
9- Cosa risponderesti a una macchina che ti taglia la strada e ti manda pure a fanculo anche se ha torto marcio?
10- Nel primi 10 secondi del primo incontro,cosa guardi in un uomo? e in una donna? (Sì, lo so, sembran le domande del Cioè,ma che volete, mi diverto con poco. E rispondere "gli occhi", "il cervello", "la simpatia", non vale..."le scarpe" potrebbe quasi essere accettato :P)

E' capitato che nel frattempo Doppio Geffer mi ha nominato per il BOOM BOOM BOOMSTICK AWARD! E già che ci sono, faccio di tutta l'erba un fascio e passo a copiare le regole:
''Il Boomstick è un premio per soli vincenti, per di più orgogliosi di esserlo. Tutto qua. Come si assegna il Boomstick? Non si assegna per meriti. I meriti non c’entrano, in queste storie. (cit.). Si assegna per pretesti. O scuse, se preferite. In ciò essendo identico a tutti quei desolanti premi ufficiali che s’illudono di valere qualcosa. Il Boomstick Award possiede, quindi, il valore che voi attribuite a esso. Nulla di più, nulla di meno.''


1 - i premiati sono 7. Non uno di più, non uno di meno. Non sono previste menzioni d’onore

2 – i post con cui viene presentato il premio non devono contenere giustificazioni di sorta da parte del premiante riservate agli esclusi a mo’ di consolazione

3 – i premi vanno motivati. Non occorre una tesi di laurea. È sufficiente addurre un pretesto

4 – è vietato riscrivere le regole. Dovete limitarvi a copiarle, così come io le ho concepite.

E adesso passo il testimone a...:

Doppio Geffer : perché tutte le volte che la leggo mi rotolo dalle risate. ROTFL, ma davvero!
Platypus: perché se è toccato a me allora tocca anche a te
Raffy: se lo meriterebbe anche solo per l'annuale galà della pubblicità 
Paolo.81 : perché il nome Paolo mi è sempre piaciuto
Manoel : perché mi ha fatto scoprire Teledurruti 
Lucius : per la passione (condivisa) per il tedesco e la Germania
Clyo : nonostante il pelo d'invidia a saper che vive a Londra
La Folle : perché adesso mi consiglierà un viaggio
Kyra: per il post sugli ex
Il Moz : perché anche se ha ben più di 200 followers, sono curiosa di sapere le sue risposte -perché so che mi divertirò molto a leggerle

Ah sì, le mie menzioni sono 10. 
Mmmm....
CATHEDRA MEA
REGULAE MEA

Infine, che il venerdì abbia inizio!