domenica 31 agosto 2014

L'estate sta finendo...

...Ammesso che sia mai iniziata.
E solo ora mi rendo conto di essere assente da un po', complice il computer rotto e una strana forma di mutismo selettivo per la parola scritta.
Mutismo selettivo che è prerogativa dei miei soggiorni estivi casalinghi. Come sempre ogni anno da quattro anni ad agosto mi sento sospesa a metà, e il tempo mi sembra infinito nella sua ripetitività.
In realtà ho un sacco di storie da raccontare, dubbi da chiarire e eventi da annunciare, ma li rimando a settembre, perché adesso sono intrappolata nella mia dolcissima vita di provincia, così comoda da lasciare senza forze.
È proprio come cantano i Baustelle: estetica anestetica provincia cronica.
Ma da giovedì si cambia aria, e sento già una voglia di fare che mi solletica mani e piedi.

mercoledì 6 agosto 2014

Aggiornamenti crucchi 3

Da quanso sono arrivata qui, la gente continua a fermarmi per strada per chidermi dove sia questo o quel posto, per chiedermi il numero (si, succede anche questo), per avere i miei soldi adducendo come scusa la salute del pianeta (a Roma abbiamo i ragazzi del Sert che vogliono una firma e dei soldi contro la droga, a Monaco volontari che vogliono un bonifico per la foresta amazzonica: eh, ognuno fa ciò che può).
In sostanza, mi credono una di loro, almeno fino a che non apro bocca (ho la stessa capacità sintattica di una bambina di 5 anni e mezzo, anche se riesco a farmi capire tra tedesco inglese gesti e mimica facciale. Proprio come una bambina di 5 anni).
A parte lusingarmi, questa cosa mi fa sorgere un dubbio: o la mia altezza e il mio colorito malaticcio li confonde,  o ultimamente mi vesto proprio di merda.

PS: lo so che sono una brutta persona perché sono sparita in quel di Monaco, ma la presenza costante del MioUomo unita a un uso di internet il più limitato possibile per sparagnare mi hanno impedito di scrivere e pubblicare in maniera regolare nell'ultimo mese. Ma non succederà più. 

PS2: il verbo tedesco "sparen" è chiaramente il cugino crucco di sparagnare. 

Aggiornamenti crucchi #2

Uno quando pensa ai tedeschi pensa a un popolo dagli occhi e dal cuore di ghiaccio, distaccato, persone che in realtà non vivono, funzionano, come le macchine. In realtà una non può starsene seduta da sola un attimo a Marienplatz che subito c'è qualcuno che ti si siede accanto e attacca bottone.
No, veramente.
Che poi per me è anche piacevole,  sorrido, rispondo, mi diverto, miglioro la lingua. 
Così,  ai tedeschi non piace stare soli.