Per chi non lo sapesse, oggi in Brasile è giorno di elezioni. Anzi, a quest'ora stanno già spogliando le schede (si fa per dire,visto che il voto è elettronico). Ovviamente,già che sono qui, sto seguendo la cosa da vicino. Si tratta di quello che probabilmente funzionerà da primo turno per l'elezione presidenziale e in più in alcuni stati, tipo il Pernambuco, ci sono anche elezioni locali. Come ho potuto notare personalmente, il voto è un fatto molto sentito e la propaganda è serratissima: ho visto sbandieramenti, cartelloni, canzoni di propaganda, e moltitudini di giovani e meno giovani rischiare la vita ogni giorno per le strade di Recife per consegnare volantini alle macchine in strada. E si sa,con la guida brasiliana non si scherza.
Che le elezioni siano un momento importante per un paese, non dovrebbe essere una novità.
Quello che per me è del tutto una novitá è il fatto che il voto sia praticamente obbligatorio, pena una sazione da pagare (oppure dite addio al passaporto, eheh i brasiliani possono essere molto convincenti) e soprattutto che ti prendano le impronte digitali per il riconoscimento e l'entrata all'urna! E non una, tutte!
È proprio vero, paese che vai, usanza che trovi. E qui le hanno pensate proprio a tutte per ridurre al minimo i brogli di una politica che, non è un mistero, è corrotta a più livelli. Ma il popolo brasiliano vuole migliorarsi.
Per quanto riguarda i candidati,io, nonostante la propaganda coloratissima, non ci ho capito molto. Quello che però ho capito, con il mio portoghese fresco di una settimana di sopravvivenza, è che Dilma ai giovani medici non piace. Non piace per niente. Come non piace l'apertura ai medici cubani.
Ce la farà la "querida" presidenta a sfangarla anche stavolta?
Continuerà il luto per la saude o si aprirà una nuova era, lontana da Lula e da Dilma?
Io, nel dubbio, mi bevo un copo de suco de hazarol e mangio pesce a volontà. E mi godo lo spettacolo.