domenica 16 novembre 2014

Del mese in cui presi più aerei che autobus



Sono tornata. E sono senza parole,ma con tante emozioni.
Il ritorno alla "normalità" sarebbe stato devastante, se non avessi avuto qua i miei amici e se non avessi fatto il pieno di energia laggiù nell'emisfero sud. 
Non è stato un viaggio bello. E' stato IL viaggio. Della vita, dell'anima, delle scoperte. Mi sento diversa da quando sono partita, migliore. E non solo perché il Brasile è il Brasile. 
Sono partita da sola, senza sapere la lingua e senza sapere neanche cosa aspettarmi. Sono partita, a dire la verità, senza pensarci troppo. Ok, questa è la borsa, questa è la destinazione, questi sono i biglietti: prendere e partire. E adesso che sono tornata, adesso che mi sono fermata, non riesco a non pensare al prossimo viaggio, e non riesco a togliermi dalla mente che in Brasile io ci voglio tornare, e presto anche (scusa babbo, so quanto soffrano le tue finanze al solo pensiero di rimandarmi in Brasile). 
Al di là dei luoghi, che sono spettacolari (ma che ve lo dico a fà?) ho trovato persone che, davvero, scaldano il cuore. E un pezzo di cuore io là ce l'ho lasciato (le ormai famose conversazioni su whatsapp con il MioUomo: "amore mi manchi, non vedo l'ora che torni" "amore mi manchi, ma non voglio tornare, prendi un aereo e vieni tu qui!").

Ma bando ai sentimentalismi; in poche righe, quello che ho imparato del Brasile in pillole:
- non importa se non sai il portoghese, qualcuno ti aiuterà lo stesso e continuerà a ripeterti lo stesso concetto alla stessa velocità fino a quando in qualche modo e comunque non ti entrerà in testa (e comunque, dopo un mese di Brazil, falo portuguese mais o menos, mas intendo tudo. Certo =) )
-"Voce nao intende porrà nehunha" è la stessa cosa di "Voce nao intende nada", ma è meglio non andare in giro gridandolo ai 4 venti, come invece il tuo tutor ti ha detto di fare.
- Recife la chiamano "la Venezia dell'emisfero australe", ma è evidente che 4 canali non bastano a farti Venezia. Mentre dovrebbero chiamarla la città degli ospedali, visto che ce n'è uno ogni 100 metri.
- Si mangia e si beve da DIO. Eccovi un piccolo assaggino:
Casquinhos de caranguejo e capiroska de cajà 
- Salvador de Bahia e Rio de Janeiro sono talmente belle che davvero tra le due non so quale scegliere.
- Salvador de Bahia e Rio de Janeiro sono piene di gnocchi. Andarci fidanzate è rischioso, molto rischioso. E' un po' come entrare in pasticceria e essere a dieta, con la differenza che in pasticceria i pasticcini non ti saltano addosso pretendendo di essere mangiati, a Salvador e soprattutto a Rio sì.
- Foz de Iguaçu è indescrivibile. Quelle cascate ripagano tutta la fatica che si fa per arrivarci.
- Sconfinare in Argentina è facile e veloce, se sai come farlo (in autostop)
- Brasilia è impraticabile senza una macchina. Ma se hai una delle tue più care amiche che ti scarrozza e la scopre a poco a poco con te, diventa una meta imperdibile (nonostante i brasiliani la bistrattino).
- La musica è una cosa seria, ma anche molto tamarra. Eh già, i brasiliani sono tamarri. Ma glielo si perdona volentieri data la simpatia e l'energia che emanano (e che travolge).
- Sempre sulla musica: sono partita che a mala pena sapevo muovere le anche e sono tornata ballerina provetta di forrò e samba. Mais o menos.
- Pipoca sono i popcorn, Pitoca è il cazzo. Quindi occhio ai baracchini.
- Pina è un barrio (quartiere) di Recife, Pica è -sempre- il cazzo. Quindi occhio due volte.
- Saudade. Saudades di tutto. Anche della doccia fredda la mattina, visto che a Recife ci sono 30 gradi perenni e l'acqua calda, obiettivamente, serve a poco.
l'ospedale dove facevo tirocinio...per ricordare che non
ero solo a divertirmi...;)

praia de calhetas, ovvero il paradiso a pochi km da Recife

uno scorcio di Recife antica


Vista dal pao de açucar: il corcovado con il Cristo sta sulla sinistra,
in primo piano tutta la spiaggia di Botafogo (credo >_<) 
...

Ipanema al tramonto

Copacabana

Garganta do diablo, Foz de Iguaçu





Foz de Iguaçu, gita in barca per il lato argentino

Là dove tutto si compie: sulla sinistra il Senato e sulla destra la Camera dei Deputati.
Tinta di rosa perché ottobre è il mese della prevenzione del cancro al seno.