domenica 8 marzo 2015

Marzo: tempo di cambiare

Nuntio vobis magno gaudio che da ben una settimana sono ufficialmente una studentessa Erasmus.
Sto bene, mi sto ambientando e sto cercando di farmi comprendere nel mio tedesco elementare. In compenso gli americani che sono qui mi fanno i complimenti per il mio inglese, e questo mi fa pensare che la connessione mentale con Platypus negli States sia ancora molto attiva.
7000 km e passa non basteranno a farci uscire l'una dalla testa dell'altra.
Ora vorrei connettermi mentalmente anche col cervello del mio altro beloved Coinqui, lo Gnocco, che parla un ottimo tedesco e un po' di parole in più mi farebbero comodo.

Insomma, che questo nuovo viaggio cominci.

A presto aggiornamenti. 

Buona festa della donna (con un post tra parentesi che non c'entra niente ma dovevo fare per amor di cronaca)

Aperta parentesi

Si scrive Febbraio si legge Sessione d'esami.

Giorni d'ansia, di studio, di lacrime e rotolamenti, giorni di docce mancate, code di cavallo, cesto della biancheria straripante, occhiaie, caffè.
Notti che non portano ristoro ma solo altro studio, sempre troppo poco.

Il tutto per affrontare quei 20 minuti d'interrogazione media, in cui sarai giudicato non tanto per quello che sai, quanto per quello che pretendi di sapere.
Anche in questo caso, come in molti altri casi, l'onestà paga poco e saper fingere è sempre una grande dote.
Io di solito sono quella che si siede e dimentica pure il suo nome, per cui mi servono 5 minuti solo per sbloccarmi. Sono un diesel insomma. Che è pur sempre meglio dell'essere un motorino ingolfato.

Ma.

Febbraio è anche il mese dei recuperi, e io dovevo recuperare un tirocinio.

Quindi le mie ansie le mie paure e tutto il tabù degli esami, della vita, dell'universo e tutto il resto sono stati diluiti se non annullato del tutto dalla gioie della vita di reparto.
E' inutile, non importa in quale reparto, non m'importa se la gente non mi caca perché nella gerarchia ospedaliera conto meno dei broccoli della mensa dell'ospedale, a me frequentare i reparti piace.
Sto proprio bene. Tutto il resto conta zero.
Se aggiungiamo che una volta tanto erano pure super simpatici è chiaro che non me ne voglia andare più.

Anche se l'ultimo giorno ha i suoi vantaggi. Tipo lasciare la libertà allo specializzando carino di salutarti con un:
- Perché non usciamo una di queste sere?

Il resto è storia. Una storia di uscite, risate, cene, nocino e disagio post-adolescenziale.
Perché è bello sentirsi scema come una tredicenne, anche con 10 anni di più.


Chiusa parentesi.